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DOCENTI INIDONEI: si apre un significativo spiraglio

 

Nel corso di un incontro al MIUR, sono stati forniti alcuni chiarimenti sul delicatissimo tema dei docenti inidonei. Se le notizie fornite troveranno effettivo riscontro nel testo che il ministro dell’istruzione ha alla firma e che gli altri ministri competenti dovrebbero firmare a breve, l’azione sindacale, che non è mai venuta meno, avrebbe prodotto un, seppur parziale, significativo risultato. Infatti, nel corso di una riunione presso il Ministero della F.P. congiunta con i rappresentanti del MEF e del MIUR, sono state concordati dei miglioramenti rispetto al testo predisposto in precedenza. 

 

 

 

 

Ci  è stato comunicato che al testo conosciuto e alla cui emanazione lo SNALS-CONFSAL si era sempre opposto, chiedendo sostanziali modifiche, sono state apportate, tra l’altro, le seguenti variazioni:

Øi docenti delle classi C999 e C555 transiteranno direttamente in prima applicazione su posti di personale docente tecnico pratico per cui hanno titolo e, quindi, rischiano di transitare nei ruoli ATA solo coloro che non dovessero avere titolo di studio valido o non avesse alcuna possibilità per eventuali altri motivi di trovare un posto come ITP. Anche a parere dell’Amministrazione si dovrebbe trattare, ammesso che esistano, di casi assolutamente sporadici;

Øi docenti “inidonei” transiteranno su posti ATA solo nei limiti dei posti vacanti e disponibili dopo le operazioni di mobilità di coloro che sono già in ruolo per le qualifiche interessate alla mobilità professionale. Non sarà, quindi, prevista la possibilità che i docenti “inidonei” transitino nei ruoli ATA anche in esubero;

Øsarà consentito di fruire di dispensa nel momento della mobilità professionale dal ruolo dei docenti a quello ATA  senza bisogno di alcuna visita medico collegiale oltre quella in base alla quale erano stati dichiarati “permanentemente inidonei”. Ovviamente di tale opportunità potrà fruire, a domanda, solo chi è in possesso dei requisiti per il pensionamento per dispensa. Tale domanda andrà formulata solo a seguito del provvedimento di mobilità coatta. Si darà applicazione a quanto previsto dal CCNI del 2008 che prevedeva esplicitamente la possibilità sopra descritta. Questo aspetto è molto importante perché consentirà a molti di non transitare nei ruoli ATA in modo coatto e l’operazione avrà conseguentemente  un minore impatto su chi lavora già come ATA.

 

Ovviamente, trattandosi di una informazione verbale, ci riserviamo un commento e una valutazione definitiva solo dopo aver preso conoscenza del nuovo testo e del fatto che anche il MEF condivida effettivamente le modifiche

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