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SERAFINI (SNALS): «PIÙ DI UN MILIONE DI ALUNNI NON POTRÀ FREQUENTARE IN SICUREZZA LE SCUOLE, VA TROVATA UNA SOLUZIONE URGENTE E CONDIVISA»

SERAFINI (Snals): «PIÙ DI UN MILIONE DI ALUNNI NON POTRÀ FREQUENTARE IN SICUREZZA LE SCUOLE, VA TROVATA UNA SOLUZIONE URGENTE E CONDIVISA»

Riportiamo l’intervista del Segretario Generale SNALS-Confsal, Elvira Serafini, pubblicata su La Gazzetta del Mezzogiorno del 28/06/2020:

 

Scuola a settembre i paletti dei sindacati

FORMAZIONE:  PARLA LA SEGRETARIA DELLO SNALS

LA DENUNCIA. «Più di un milione di alunni non potrà frequentare in sicurezza le scuole, va trovata una soluzione urgente e condivisa»

 

Nelle settimane passate, sino all’altro ieri, il sindacato autonomo della scuola (Snals) aveva espresso tutte le sue perplessità per l’approssimazione delle indicazioni operative nell’organizzazione della necessaria ripartenza delle lezioni in presenza a settembre e, soprattutto, aveva chiesto più risorse finanziarie ed organiche. A farsene portavoce la segretaria generale e provinciale dello Snals Elvira Serafini. Ora a distanza di due mesi dalla ripartenza, è arrivato il decreto n. 39 del 26 giugno che ha adottato le Linee guida per le attività scolastiche nel prossimo anno.

Professoressa Serafini, ed ora cosa ne pensa?

Apprendiamo con favore l’incremento delle risorse messe a disposizione del ministero per le esigenze straordinarie. Ma non siamo del tutto convinti che i nuovi posti di lavoro ipotizzati corrispondano a reali ed aggiuntivi incrementi di organici. Tra l’altro l’organico di diritto delle scuole già è stato determinato da tempo e sono imminenti i movimenti disposti proprio sulla loro base.

Ma ne state discutendo da tempo…

Sì, ma c’è una la preoccupante assenza dei sindacati dai tavoli regionali e dalle conferenze territoriali. Le organizzazioni sindacali saranno ascoltate separatamente su invito degli USR. Chiediamo quindi che venga riconosciuta la nostra presenza in tutti i luoghi istituzionali rivolti al monitoraggio, al supporto ed all’integrazione delle azioni messe in atto dalle singole istituzioni scolastiche nell’ambito dei patti educativi territoriali. E, proprio a proposito dei patti territoriali, continuiamo a ritenere che il ruolo della scuola non sia quello di registrare le richieste della comunità bensì quello di avviare le specifiche analisi dei bisogni per de- finire l’offerta formativa più adeguata per il conseguimento degli obiettivi educativi.

Dal prossimo anno, alunni a distanza di sicurezza, ad un metro di naso l’uno dall’altro e poi lezioni fuori dalle aule…

Dal monitoraggio svolto dal ministero risulta che più di un milione di alunni non potrà frequentare in sicurezza le scuole. Per questi alunni  non ci sono soluzioni disponibili e le risorse destinate ad interventi leggeri di adattamenti edilizi potranno essere difficilmente impiegati, realizzati e conclusi nel mese di agosto.

 

 

Quindi, cosa chiederete?

Nell’ambito del tavolo nazionale per la ripresa in sicurezza, sulla scorta di quello istituito per gli esami di stato, rivendicheremo la previsione di adeguati spazi alle organizzazioni sindacali non solo a livello di singola istituzione scolastica, ma in tutte le conferenze territoriali oltre che nei tavoli regionali con gli enti locali. Ci vogliono piano condivisi e il sindacato deve essere presente. Peraltro, se lasciamo ai dirigenti scolastici la responsabilità del sistema, gli stessi saranno caricati di responsabilità civile e penale inaccettabile.

Intanto, si potrebbe chiedere ai docenti un orario più lungo di lezione anche perché non si assume.

In tal caso, dovremmo riaprire il contratto che non è stato ancora rinnovato. Quanto a nuove assunzioni, le nostre pressanti richieste per avere procedure semplificate di assunzione con valutazione finale non hanno trovato ascolto al pari di quelle volte alla stabilizzazione dei dsga facenti funzione.

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